Ventura: chiarezza per Attilio Conforti e cittadini scozzesi di Leith – Edimburgo

Ventura: chiarezza per Attilio Conforti e cittadini scozzesi di Leith – Edimburgo

di Mirko Cantarella

Il caso di Attilio Conforti non smette di attirare l’attenzione, rivelando presunti errori istituzionali e diplomatici che, dal 2020 a oggi, hanno compromesso la sua salute e la sua dignità. Le accuse spaziano dalla mancata cooperazione tra ASL di Salerno e NHS scozzese agli errori procedurali del Tribunale di Salerno e all’inerzia del Comune. Tuttavia, emerge anche un lato umano e politico che arricchisce il quadro: il ruolo di Conforti come figura attiva e riconosciuta nella comunità civica.

La testimonianza di Maurizio Basso

Maurizio Basso, vicino a Conforti e testimone diretto delle difficoltà che l’ingegnere ha affrontato, ha sottolineato l’importanza del contributo di Conforti non solo come professionista, ma anche come membro attivo della società civile.

“Attilio è stato fondamentale per la crescita di un movimento civico che, pur non avendo natura politica, ha avuto un impatto positivo sul territorio e sulla comunità,” ha dichiarato Basso. “Il suo impegno, la sua visione e la sua dedizione sono stati motori di cambiamento. Vederlo travolto da questa ingiustizia è devastante, soprattutto per chi conosce il suo valore e il suo lavoro.”

Conforti, sebbene in una fase non attiva politicamente, ha dato un importante contributo lavorando dietro le quinte per sostenere il radicamento di valori legati alla sovranità, alla giustizia e al rispetto dei diritti. Questo duplice impegno civico e politico evidenzia il paradosso della sua situazione: un uomo che ha dato tanto alla collettività, lasciato solo dalle istituzioni nei momenti più difficili.

Una catena di errori dal 2020 a oggi

Le parole di Maurizio Basso si inseriscono in un contesto più ampio, che coinvolge il Comune di Salerno, il Tribunale e le autorità sanitarie italiane e scozzesi. Secondo Conforti, la mancata cooperazione tra ASL e NHS scozzese ha rappresentato un fallimento sistemico, già evidente nel 2020 e ora pericolosamente vicino a ripetersi. “A queste mancanze si aggiungono gli errori procedurali del Tribunale di Salerno e le scelte inadeguate del Comune,” ha sottolineato Conforti. “Tutto questo non ha fatto altro che amplificare il mio stress e il senso di abbandono.”

Richiesta di scuse formali da parte del Sindaco di Salerno

Alla luce dei fatti, Mimmo Ventura ha ribadito la necessità che il Sindaco di Salerno presenti pubblicamente le proprie scuse per il caos amministrativo e diplomatico causato, sottolineando la gravità del danno arrecato. Le scuse dovrebbero essere indirizzate:

alla Casa Reale britannica, per il disonore istituzionale causato da errori procedurali e violazioni.

alle autorità scozzesi, per il mancato rispetto delle procedure di cooperazione.

ad Attilio Conforti, per le conseguenze personali, psicologiche e professionali subite.

“Questa vicenda non riguarda solo errori amministrativi, ma un fallimento morale e istituzionale che richiede un intervento immediato,” ha dichiarato Ventura.

Per evitare ulteriori danni, Ventura ha annunciato la presentazione di un’interrogazione parlamentare che affronterà:

1. Le responsabilità del Tribunale e del Comune di Salerno nel gestire il caso Conforti.

2. La mancata collaborazione tra ASL di Salerno e NHS scozzese, con un focus sulle ripercussioni per la salute dell’ingegnere.

3. Le conseguenze internazionali di un fallimento diplomatico che ha coinvolto autorità italiane, scozzesi e la Casa Reale britannica.

Conclusione

“Non possiamo dimenticare il valore e il contributo di Attilio Conforti, sia come professionista che come cittadino attivo,” ha concluso Maurizio Basso. “Questa vicenda non deve solo risolversi, ma rappresentare un monito per garantire che nessun altro cittadino venga trattato in questo modo.”

Mimmo Ventura ha aggiunto: “È ora di restituire dignità e giustizia a Conforti, ma anche di dimostrare che le istituzioni italiane sono in grado di correggere i propri errori. Non c’è più tempo da perdere.”

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