Una delle condizioni che definiscono la civiltà di un Paese non è nei palazzi, ma piuttosto è nello stato delle sue carceri.
Quella giuridica liberale, che definisce se in un Paese è vigente lo stato di diritto, democratico, laico, liberale oppure no.
Da molto tempo ormai non si concepisce più la detenzione, cioè la pena, come mezzo di riabilitazione del condannato, ma piuttosto una punizione fine a se stessa, sempre più spesso una morte per pena, una pena fino alla morte.
Nel nostro Paese, poi, questa previsione di riabilitazione del reo è presente addirittura
nell’art. 27 della Costituzione, da tempo sistematicamente violato, negato, vilipeso; ma prima ancora, l’Italia è il Paese di coloro che hanno dato inizio a questa civiltà giuridica liberale, vale a dire Cesare Beccaria, Pietro Verri e Gaetano Filangieri. A cui nel nostro tempo hanno dato poi corpo, Enzo Tortora, Leonardo Sciascia e Marco Pannella.
Giovedì 12 Dicembre alle 18.15 la Libreria Imagine’s book di Salerno (corso Garibaldi 142) ospita la presentazione del volume ‘Processo al carcere’; col curatore Aristide Donadio interverranno Rita Romano (dirigente penitenziario), Donato Salzano (segretario della associazione radicale Maurizio Provenza), Nicola Valentino (autore di testi sull’ergastolo), Nicole Vinci (segretario ass.ne nazionale forense Nola). L’incontro sarà moderato da Antonluca Cuoco (pubblicista del quotidiano ‘La Ragione’, diretto da Davide Giacalone).