Di Paolo De Leo
L’UNIVERSITÀ CHIEDE SALERNO
SALERNO CHIEDE L’UNIVERSITÀ
La città di Salerno è sede di un’università ma nessuno se ne accorge.
L’ateneo, uno dei più belli d’Italia, è a Fisciano. Un campus magnifico a circa 12 chilometri dal capoluogo, totalmente isolato, e in una assurda solitudine vi vivono circa 50 mila ragazze e ragazzi.
Collegamenti con la città e le sue realtà culturali e ricreative: zero. Bus e treni prossimi allo zero. Di sera e nel fine settimana: zero.
Napoli come Milano, Siena come Padova, Bologna come Pisa, vivono delle migliaia di presenze di studenti che animano rianimate le vite pulsanti dei centri storici.
Salerno no.
Dopo i 18 anni e la maturità i ragazzi vanno via. Energie, idee, intelligenze, creatività che vengono cedute ad altre città. Con i loro soldi.
A Salerno si diventa maggiorenni scappando via ed evitando di accogliere studenti fuori sede.
Una condanna che trova complici la classe politica che guida il territorio e un indifferente corpo accademico dell’ateneo.
Una città di vecchi e per vecchi.
Chiusi nelle loro residenze nella valle dell’Irno gli studenti consumano le loro esistenze al cellulare.
Di tanto in tanto passa un’ambulanza.
L’Ateneo di Salerno è un posto con una propria anima e quest’anima è data dagli studenti che hanno la voglia e la curiosità di apprendimento, dal corpo docente che con la propria professionalità fanno in modo di rendere completa e sempre in evoluzione ciò che gli studenti apprendono da loro e dal personale tecnico amministrativo, il quale Rappresenta una ruota fondamentale dell’ingranaggio senza i quali tutto i lato carrieristico dello studente sarebbe vuoto. Il personale tecnico è molto preparato ed è disponibile se la cosa richiesta si può fare.
I Comune di Salerno e Avellino rendono possibile la fruizione di corsi master e quant’altro con bus per raggiungere i campus e infrastrutture . Con questo Questa redazione non è assolutamente d’accordo con la polemica che i cittadini hanno intrapreso con l’Università di Salerno, fiore all’Occhiello della Regione e neanche con la crociata contro il comune di Salerno sempre pronto a trovare una soluzione ai problemi nel limite del possibile. Costernati certo per l’alto tasso di Famiglie che hanno perso i loro figli stressati dalla pressione che comporta lo studio, non è che nelle altre università ciò non accade e che non ne siamo a conoscenza. DOBBIAMO ESSERE DAVVERO GRATI AL PERSONALE TECNICO AMMINISTRATIVO DI OGNI ORDINE E GRADO IN QUANTO SENZA LORO LE ROTELLE NON FONZIONANO E LA MACCHINA NON CAMMINA.