Sonia Senatore
Responsabile Regionale Centro Ascolto del Disagio
A gennaio scorso una roboante e affollata conferenza stampa dell’Assessore alle politiche sociali del comune di Salerno Paola De Roberto presentava l’attivazione del Pronto Intervento Sociale, finanziato per tre anni dall’Ambito territoriale S5 (Comune di Salerno capofila) per una somma complessiva di 540.000 euro, e rivolto a persone in condizioni di povertà estrema o marginalità. Tale servizio ha l’obiettivo prioritario di potenziare l’erogazione e l’accesso ai servizi per i soggetti in difficoltà, anche e soprattutto, mediante l’organizzazione di una rete che consentisse di operare sul territorio con un approccio integrato di assistenza agli utenti e garantire la fruizione di diritti costituzionalmente garantiti valorizzando la dignità delle persone. Il servizio è attivato grazie al supporto di Fondazione Caritas, Fondazione Humanitas Universo, Associazione OASI (Casa Nazareth), Associazione l’Abbraccio, Associazione Quartiere Ogliara, Associazione Don Salvatore Lionetti – ANSPI, Confraternita Misericordia Salerno e ONMIC APS, che operano in sinergia con le altre realtà del terzo settore e del volontariato sociale da tempo attive sul territorio sui temi dell’estrema povertà e del sostegno ai senza fissa dimora. Tutto molto bello avrebbe detto il compianto Bruno Pizzul, tante belle parole e propositi ma poi? Come ormai siamo abituati in questa città da trent’anni e più di fatto nulla è cambiato e le persone che continuano a chiamare al Numero Verde per i poveri invisibili si sentono rispondere dagli operatori che se non accettano l’aiuto, i senza fissa dimora non possono essere obbligati all’aiuto. Per carità esiste la democrazia, ma in questi casi si può assistere a povere persone che stanno buttate a terra nei sottopassi, nelle metro e ora anche al Crescent senza poter risolvere la situazione anche in un contesto di dignità sociale e risoluzione del degrado urbano? Ad esempio nella giornata di ieri un ragazzo cieco è inciampato in una persona che era a terra nel sottopasso di via Vernieri e un ragazzo indiano che dormiva per terra a piazza San Francesco è stato trovato morto ed è sparito nel buio delle pratiche “sconosciute” a chi avrebbe voluto portargli l’ultimo saluto dopo avergli garantito un pò di calore umano su questa terra. In molti si chiedono se questa ingente cifra di 540.000 euro non è servita per giustificare una bella propaganda pre-regionali e garantire i soliti “amici” del sistema: perché in quanto a fatti a riqualificare la valorizzazione della dignità degli emarginati probabilmente ad oggi bisognerebbe dire “Chi l’ha visto?”. Le Politiche Sociali, che dovrebbero essere un fiore all’occhiello in ogni città, da noi è zona grigia e buia del sistema politico di un territorio; incassa fondi per emergenze e fragilità ma chi verifica dove vanno realmente a finire se la gente continua a segnalare il disservizio? Permettetemi di osservare che c’è qualcosa che non va! E l’ooposizione dov’è? La cara e professionale opposizione di questa amministrazione è troppo impegnata sul social a fare i media manager a preparare le campagne elettorali in attesa di “ascoltare” il telefono che squilla? Tanto è che si è fregiata del nome di “oppofinzione”. Grave il disservizio, ma sono ancor più delusa dal banco delle “tre scimmiette” in opposizione! (e parlo delle famose Mizaru, Kikazaru e Iwazaru; una non vede, una non sente e una non parla). Per l’appunto, basta fare finta di non vedere, di non sentire, di parlare solo per parlare, ma la cittadinanza merita o no rispetto? Una cittadinanza che paga le tasse, tra l’altro tra le più alte d’Italia per avere servizi zero, servizi che languono. Che si faccia chiarezza, che si applichino le leggi, che si osservino i regolamento attuativi dei finanziamenti erogati e che, l’opposizione, eserciti la sua funzione di controllo del corretto utilizzo dei soldi della comunità per i servizi da erogare, anche perchè nella vicina Avellino, stanno prendendo provvedimenti e stanno facendo i fatti! Se non si vuole o non si sa pensare, basterebbe copiare…più semplice di così. Copiando la frase di un noto personaggio locale “La ricreazione è finita!”

