“Una vita stravolta ma giustizia è fatta”

“Una vita stravolta ma giustizia è fatta”

“Dopo molti anni di lotta giudiziaria e ben quattro gradi di giudizio a nome del dottore Antonio Cesarano gli avvocati Annalisa Califano e Massimiliano Forte comunicano che la Corte di Appello di Napoli, competente in sede di rinvio dopo l’annullamento da parte della Corte di Cassazione, ha assolto tutti gli imputati dal reato di cui all’art 416 ter CP perché il fatto non sussiste.”

È questo il Comunicato Stampa diramato ieri mercoledì 5 marzo dallo Studio Legale degli Associati Avvocati Penalisti di Nocera Inferiore Annalisa Califano e Massimiliano Forte, qualche attimo dopo la notifica della sentenza di Assoluzione della Corte di Appello di Napoli, dopo l’ annullamento in Cassazione nei confronti del dottor Antonio Cesarano e di tutti gli imputati per 416 ter CP.

Giubilo ed aria festante, brindisi e goliardia, per l’ ennesima vittoria di due tra i più noti e brillanti allievi dell’ Avvocato Penalista nocerino Aldo Di Vito, definito in studio “Il Maestro.”

Le dichiarazioni a caldo rilasciate in esclusiva alla scrivente dai due Legali richieste per un pubblico informato e senza pregiudizi.

Avvocato Califano, quanto vicende giudiziarie come queste incidono sulla vita professionale e privata delle persone imputate?

Sette anni per ricomporre un equilibrio squassato e sconquassato da un incidente di percorso che ha messo in crisi un professionista stimato, un padre amorevole, una persona disponibile. Sette anni per chiudere una storia triste. Una storia che ha visto un uomo svegliato all’alba il 12 gennaio 2018 e portato in carcere come il più incallito dei criminali. Una vita scombussolata e stravolta. Ma non solo la vita di Antonio Cesarano quel giorno è stata violentata ed offesa. Violentate ed offese nella loro quotidianità anche dei figli, ragazzi pronti ad affacciarsi all’età adulta messi all’angolo e che hanno scontato anni di ripercussioni pesantissime perché costretti improvvisamente a vivere da orfani di un padre che era stato sempre un punto di riferimento. Vite in crisi perché costrette a vedere il padre in galera, provato e imponente. È arrivata finalmente la verità. La vicenda giudiziaria si chiude. Ma il dolore, le privazioni, la costrizione non trovano risarcimento umano o materiale che basti.”

Avvocato Forte, otto lunghi anni di battaglie fino in Cassazione. Percorso difficile, potete spiegare al grande pubblico perché?

“Le ragioni delle lungaggini giudiziarie sono molteplici; non è facile riassumerle. Certo ci sono tante disfunzioni, ma sostanzialmente un accertamento giudiziario è sempre una cosa molto complessa. Da un lato ci sono le esigenze di tutela dell’ordine pubblico e di esercizio dell’azione penale; dall’altra queste esigenze devono essere mediate con quelle di tutela dei diritti di difesa, spettanti a colui che è accusato di aver commesso un reato, ma che per espresso dettato costituzionale é presunto non colpevole. Le valutazioni che compiono i magistrati sono complesse, altrettanto sono quelle che compie la difesa. A tanto si aggiunga nel caso di specie che l’accertamento giudiziario ha avuto ad oggetto il reato di scambio politico elettorale mafioso, che è una fattispecie non facilmente definibile nella sua tipicità. In parole più semplici non è facilmente definibile in tutti gli elementi che compongono la descrizione legale. Sempre rimanendo al caso di specie, direi che ci sono volute quattro sentenze per verificare se in concreto fu promessa in cambio di un sostegno elettorale la dazione di un’utilità. Proprio su questo elemento della tipicità più volte si è pronunciata la suprema Corte di Cassazione, nel tentativo di definirne i confini ed anche il Legislatore è intervenuto.Tanto è stato oggetto di legittimo accertamento nel contraddittorio delle parti in tutti i gradi di giudizio. Solo dopo la pronuncia del quarto giudice è stata riconosciuta la validità della tesi difensiva di inesistenza di qualsivoglia utilità promessa in cambio di un sostegno elettorale.”

È lampante dedurre che quando la giustizia, la verità e gli avvocati preparati si muovono in sinergia, i cittadini ingiustamente colpiti da indagini improbabili, possono sentirsi al sicuro.

Al dottor Cesarano, a tutti gli assolti e agli Avvocati intervenuti, ad maiora semper.

Anna Di Vito 

 Freelance, conosciuta con lo pseudonimo di Ripley Free Giornalista, studi classici, comunicazione e cronaca di Inchiesta, scrittrice, addetta alla Comunicazione, esperta in giornalismo Investigativo. Autrice di opere di cronaca romanzata noir e thriller. Organizzatrice di eventi culturali. Attenta alle questioni sociali, alle minoranze, ai dimenticati delle istituzioni.

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