“Il giornalista romano Claudio Camarca ignora che a Nocera Inferiore c’ è uno dei primi Licei Classici che sono nati nel nostro Paese, il Gianbattista Vico, che ha sfornato persone del calibro di Michele Prisco e Domenico Rea, Joe Marrazzo, scrittori di fama nazionale, che trattarono di temi sulla criminalità dell’ epoca, e che Nocera Inferiore è la sede del più antico ospedale psichiatrico fondato da Levi Bianchini, delle prime terapie psicoanalitiche e psichiatriche.
Che fu sede della Corte Angioina, che fu primo esperimento della federazione comunale delle Università che eleggevano i Sindaci Universali, che fu Presidio militare borbonico della Caserma Tofano, eretta da Carlo III, sede industriale delle Cotoniere, dei molini, dei pastificio, delle prime Camere del Lavoro di Italia. Così esordisce Aldo Di Vito, ex Sindaco di Nocera Inferiore e Avvocato Penalista
Siamo realmente in mano alla camorra nell’ Agro?
“Un giornalista non deve mai partire da una tesi precostituita per dimostrare qualcosa. Un giornalista deve rappresentare la verità.
Chi parte da un presupposto, da un pregiudizio , cade inesorabilmente nell’ errore di valutazione, Raccomando al giornalista Camarca per capire bene l’ Agro Nocerino Sarnese di leggersi il mio libro” Il Sindaco di Nofi”, potrebbe aiutarlo a capire.
Perché non è stato intervistato il Procuratore* *Capo di Nocera Inferiore?
‘ Evidentemente il presupposto era che si doveva intervistare un operatore della Direzione Antimafia. E già in partenza intervistare il Procuratore di Salerno, presuppone l’idea dell’ esistenza di una situazione camorristica a Nocera Inferiore e nell’ Agro Nocerino Sarnese. Situazione che allo stato attuale non c’ è. Lui vive ancora nel ricordo degli anni ’80. Ma il Procuratore Capo Antimafia di Salerno non vive negli anni 80, quindi ne è stata estrapolata male l’ affermazione? Ha detto altro ed è stato tagliato per fare spettacolo? Per fare share?
Possiamo dirlo con sicurezza ?
“Non c’ è una situazione di camorra, cioè di criminalità organizzata che occupa il territorio. Non c’ è.
La manovalanza della criminalità organizzata viene ed è sempre venuta dalle zone del napoletano. La situazione attuale dell’ Agro Nocerino Sarnese non ha nulla a che vedere con gli anni ‘ 80. Ma anche negli anni ‘ 80 la criminalità dell’ Agro Nocerino e di Nocera era di origine napoletana.
Quando io ero Sindaco di Nocera Inferiore a fine anni ’90 giunse la Commissione Antimafia a fare uno delle rituali visite nell’ Agro Nocerino Sarnese e a Nocera Inferiore, presieduta da Del Turco ed io mi opposi alla definizione dell’ Agro Nocerino e di Nocera come luogo di camorra e di delinquenza. E già all’ epoca, cioè nel ‘ 97/’98, la Commissione Antimafia riferiva fatti degli anni ‘ 80, parlava di fatti pregressi, di personaggi di 20 anni prima.
Io replicai in Sede di Commissione Antimafia che avrebbero dovuto, se ritenevano che la situazione era quella da loro descritta, provvedere con un aumento delle Forze dell’Ordine. Ma la Commissione Antimafia mi rispose che questo non era compito loro. Che avevano il compito d’ inchiesta. La Commissione confondeva la situazione del 99, 2000, con una situazione precedente di almeno 20/30 anni prima. Addirittura confusero Nocera Inferiore e Nocera Superiore perché all’ epoca c’ era stato uno scandalo collegato alle carni illecitamente importate e il membro della Commissione Antimafia si rivolse a me per avere informazioni su quel caso. Io gli risposi che il Centro del mercato boario era Nocera Superiore.
Tutto questo è frutto di cattiva informazione. Di disinformazione. Ciò che più mi duole è che nessuno Sindaco abbia fatto sentire la propria voce sulla questione. Che nessun Comandante dei Carabinieri o Questore abbia tentato di chiarire che il messaggio della nostra Terra è arrivato falsato e distorto. Forse giova a qualcuno lasciare immaginare che l’ Agro sia terra di Camorra? Tanta gente della società civile si è indignata, ma solo due testate gli hanno dato davvero voce. Perché ci siamo ridotti in questo modo, senza dignità, senza amor di origini?”
Anna Di Vito Free lance, conosciuta con lo pseudonimo di Ripley Free. Giornalista, studi classici, comunicazione e cronaca di Inchiesta, scrittrice, addetta alla Comunicazione, esperta in giornalismo Investigativo. Autrice di opere di cronaca romanzata noir e thriller. Organizzatrice di eventi culturali. Attenta alle questioni sociali, alle minoranze, ai dimenticati delle istituzioni.