DAL CORPO DEI MALATI AL CUORE DELLA POLITICA. CAMPANIA, CONSIGLIO REGIONALE: IL RE È NUDO

DAL CORPO DEI MALATI AL CUORE DELLA POLITICA. CAMPANIA, CONSIGLIO REGIONALE: IL RE È NUDO

Ero presente ieri tra il pubblico all’aula Giancarlo Siani per assistere ai lavori. La pdl regionale sul fine vita è stata finalmente (ad un anno dal deposito) discussa nel Consiglio Regionale. All’indomani della approvazione in Toscana della legge sul fine vita, anche la Campania è vicinissima ad approvare la proposta di “Liberi subito, liberi fino alla fine” dell’associazione Luca Coscioni, a prima firma dell’On. Luigi Abbate.

Il lavoro in aula del proponente Luigi Abbate è stato instancabile insieme a quello della Consigliera Maria Muscara’. La lotta del nostro medico di base di Benevento è stata vibrante e incalzante, il suo intervento fortemente empatico, a tratti emotivo, si è concluso con una citazione tratta da una “Storia semplice” di Leonardo Sciascia, fatta da un suo paziente, che sta accompagnando verso il fine vita nelle più atroci sofferenze.
Aldilà di ogni legittima aspettativa pur immaginabile alla vigilia, il pannelliano “fare fiducia” nel Parlamento Regionale Campano è stato ripagato dal liberarsi da qualsiasi condizionamento e vincolo di natura partitica. Pur nei distinguo e nelle rarissime posizioni ininfluenti, il Consiglieri Regionali si sono espressi con-vintamente in scienza e coscienza (come dai noi auspicato) quasi nella totalità, trasversalmente (da destra a sinistra, passando per la Lega, ai Cinque Stelle fino al PD, al PSI e a Campania Libera) strepitosamente a favore della proposta Abbate-Muscara’.

Il voto finale è stato soltanto rinviato, al prossimo imminente Consiglio, dal nostro Gennaro Oliviero, eccellente e autorevole Presidente Socialista, che ha ricordato, suo malgrado, che mancava il parere vincolante della Commissione Bilancio, previsto dalla procedura, per cui avrebbe comunicato immediatamente in forma scritta al Presidente della II Commissione per licenziare il necessario nullaosta.
L’On.Franco Picarone, richiamato prontamente in aula, si è impegnato pubblicamente nel convocare in forma urgente, già il prossimo martedì, la Commissione da lui presieduta per deliberare l’indispensabile parere sulla legge che non necessita di copertura finanziaria. I lavori si sono poi conclusi con l’impegno del Presidente Oliviero ad un subito arrivederci in aula per il voto finale sul fine vita.

Il Servizio Sanitario in quasi tutte le Regioni non garantisce tempi certi. Quindi diventa importante e urgente stabilire con normativa regionale i termini amministrativamente perentori e celeri per le risposte delle ASL alle richieste dei malati nelle condizioni previste dalla sentenza 242/2019 della Corte costituzionale sul caso Cappato/Antoniani.

Da sgomberare, come ha fatto il Consiglio Regionale Campano, subito il campo da equivoci e strumentalizzazioni: questa legge non c’entra assolutamente nulla con l’eutanasia, né vuole stabilire un diritto sul fine vita medicalmente assistito, peraltro già stabilito dalla richiamata sentenza della Corte Costituzionale che demanda al Parlamento e non ai Consigli Regionali di legiferare. Ma piuttosto vuole stabilire in ambito amministrativo, con apposita legge regionale, questo si di competenza delle Regioni, tempi certi e celeri da parte della pubblica amministrazione alle richieste urgenti, a volte urgentissime dei malati.

La questione non è di carattere etico o morale, né tantomeno politico, ma assolutamente di natura sociale.
I malati, nel silenzio quasi generale, rassegnati nel proprio intimo familiare, non possono più aspettare i tempi lunghissimi di questa politica, nelle più atroci e indicibili sofferenze. Sia la scelta di chi non crede, ma soprattutto di chi è credente va rispettata, quella volontà dello spirito di ritornare al Padre celeste, non può tollerare più accanimento sul corpo martoriato. I Consiglieri Regionali hanno aperto la propria mente e il cuore alla cristiana pietas, tanto da superare tutte le implicazioni di coscienza, così da non condizionare più il voto da ipocrite e farisaiche libertà di coscienza. Ciò ha lasciato quindi spazio ai Consiglieri Regionali di liberare un voto finale in scienza e coscienza, ma soprattutto nel senso dell’indirizzo politico tracciato dal Presidente Vincenzo De Luca (se pur assente ieri durante il dibattito) di una via Campana alla legge sul fine vita. DAL CORPO DEI MALATI AL CUORE ❤️ DELLA POLITICA! A subito!

*segretario associazione radicale Maurizio Provenza

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