Alla XXXIII Edizione della Fiera del Crocifisso ritrovato si ritorna finalmente a parlare della millennaria Fiera franca di San Matteo a cui sarà dedicato un focus domenica 27 aprile presso l’emeroteca di Palazzo Fruscione.
L’iniziativa è frutto di un’unione di intenti tra la Bottega San Lazzaro, ideatrice della ciclica rassegna primaverile, e il Comitato Fiera di Salerno della Fondazione Scuola Medica Salernitana.
Nel maggio del 1259, nella sua dimora di Lucera,
Re Manfredi, grazie all’intercessione del cancelliere Giovanni Da Procida e dell’arcivescovo Cesario d’Alagno, riconoscendo la città di Salerno “utpote speculum provincie”, le concede di tenere, nel mese di settembre, negli otto giorni che precedono la festa di S.
Matteo, una fiera generale con esenzioni da qualsiasi imposta sia regia che municipale. Sarà il preludio all’ampliamento del porto con la costruzione del Molo Manfredi dove ora sorge la Stazione Marittima e l’inserimento della città nei circuiti commerciali del Mare Nostrum.
Il testo, riportato nel Codice Diplomatico Salernitano, recita […] de nostre liberalitatis gratia, in civitate nostra Salerni semel in anno generales nundinas fieri concedamus, in quibus ex diversorum concursibus populorum […] civitatis ipsius cives et incole honorem ac multa exinde commoda sortiantur […] duximus concedendum, ut infra mensem septembris, sub titulo beati Matthaei apostoli, patrocinio inde et meritis, ipsa civitas conservetur ad honorem et fidelitatem nostram, generales nundine annuatim octo diebus ante, per totum diem festum ipsius apostoli continue numerandis, libere, sine dogana et omni alio iure,
quocunque nomine censeatur, per curiam nostram nullatenus exigendo, tam per ipsos cives quam per populos undique concursivos debeant ulterius in felix et bonum auspicium ordinari et manuteneri, et sub nostra securitate in perpetuum celebrari […].
La Fiera, con l’intento di rendere Salerno un’ importante emporio nel Mediterraneo, durera’ sei secoli fino alla soppressione voluta dal re di Napoli Gioacchino Murat.
Ora è tempo che ritorni in una nuova veste come evento come attrattore culturale di un territorio a vocazione internazionale sin dal XIII secolo.

Posted inNews