“Nel mondo della sanità responsabilità e concretezza devono essere più evidenti, soprattutto nei confronti di chi, come i medici specializzandi, rappresenta il futuro”. Lo ha dichiarato il presidente di Noi Moderati, Maurizio Lupi, intervenendo al convegno ‘Specializzandi in prima linea, dalla precarietà all’eccellenza’, organizzato da Noi Moderati a Roma nella Sala del Cenacolo di Vicolo Valdina. “Un sistema che punta tutto solo sull’ospedalizzazione rischia il collasso senza una solida medicina territoriale – ha aggiunto Lupi – Dobbiamo identificare tre o quattro priorità concrete su cui lavorare insieme, a partire proprio dalla valorizzazione dei giovani medici. Per questo, come Noi Moderati, il 23 maggio organizzeremo gli Stati Generali della Sanità, una giornata intera di confronto per raccogliere proposte e definire impegni chiari in vista della prossima legge di bilancio”. “I giovani specializzandi sono una grande risorsa per il nostro Paese – ha aggiunto il coordinatore politico di Noi Moderati Saverio Romano – Il loro contributo deve guidare le scelte della politica. Il provvedimento che consente loro di affiancare l’attività assistenziale per otto ore settimanali è stato una conquista importante, ma anche contrastata, soprattutto dal mondo accademico. Se l’università non capisce che i giovani devono essere formati e motivati, le borse di studio resteranno vuote e i medici andranno altrove. Se il sistema non ha funzionato fino ad ora, va cambiato, con un confronto franco e aperto. Le riforme si fanno partendo proprio da chi ogni giorno vive la sanità reale”. S ul valore degli specializzandi è intervenuto anche il vicepresidente del gruppo Noi Moderati alla Camera, Pino Bicchielli, che ha organizzato il convegno insieme alla dottoressa Ines Carrato: “I giovani medici non sono solo una risorsa per il presente, ma una garanzia per il futuro. La precarietà che vivono non può essere ignorata. È inaccettabile che talento, energia e dedizione vengano sacrificati da un sistema che li considera flessibili e sacrificabili. Servono dignità, stabilità e opportunità di crescita. Oggi più che mai la sanità italiana ha bisogno di loro”.

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