Di Paolo De Leo
La XVI edizione della Rassegna Letteraria Premio Com&Te si è conclusa con grande successo, dedicando quest’anno un’attenzione particolare ai temi dell’ambiente e della sostenibilità, sotto il titolo “Ambiente: la cura della casa comune”.
Nel secondo appuntamento, svoltosi venerdì scorso presso la Sala Maestrale dell’Holiday Inn di Cava de’ Tirreni, protagonista è stato il giornalista e scrittore Stefano Liberti. Con chiarezza e senza indulgere in un pessimismo eccessivo, Liberti ha analizzato le vulnerabilità del Mare nostrum, un simbolo che per noi italiani rappresenta molto più della sua dimensione geografica. Al centro della serata, il Mediterraneo: un luogo straordinario, ricco di bellezza e storia, ma anche minacciato da sfide cruciali che ne mettono a rischio equilibrio e futuro.
Ad affiancare Liberti, esperto reporter che nel suo libro indaga le acque e le coste del Mediterraneo, sono intervenuti la dottoressa e counselor Sofia Celestino, appassionata di letteratura, e lo psicologo cognitivista Paolo Landi, supervisore di strutture socio-sanitarie e curatore della rubrica L’Angolo dell’Anima sulla rivista Ulisse online.
Durante l’incontro, Liberti ha presentato il suo libro Tropico Mediterraneo. Viaggio in un mare che cambia (Editori Laterza), frutto di un viaggio invernale attraverso un mare complesso e ricco di storia, oggi profondamente segnato da crisi significative. L’autore ha invitato il pubblico a considerare il Mediterraneo come “un malato da curare”.
Gli studenti delle scuole superiori di Cava de’ Tirreni si sono distinti per la qualità delle loro domande, dimostrando interesse e capacità di analisi. Dopo aver studiato il libro con i loro insegnanti, stanno preparando con impegno la loro partecipazione come giuria popolare per il Premio speciale Com&Te Giancarlo Siani. Questo dialogo ha permesso all’autore di approfondire i temi del suo lavoro, arricchendo la serata con riflessioni che l’hanno resa ancora più coinvolgente e significativa.

