“Avevo gli occhi belli” il primo libro di Valentina Iannaco racconta il viaggio emotivo di Anna Borsa, vittima di femminicidio

 “Avevo gli occhi belli” il primo libro di Valentina Iannaco racconta il viaggio emotivo di Anna Borsa, vittima di femminicidio

di Rossella Graziuso

“Anna vive dentro me e da quasi tre anni guardo il mondo attraverso i suoi occhi”. È così che Vincenzo Borsa comincia a parlare di sua sorella, una giovane ragazza di Pontecagnano barbaramente uccisa dall’ex compagno il primo marzo del 2022 nel salone di bellezza dove lavorava. Anna è l’ennesima vittima di femminicidio, ma soprattutto è figlia di una società che ancora fatica a “proteggere” le donne da un amore malato. Anna aveva solo trent’anni e non ha scelto di morire. 

Esiste però un modo che stabilisce quella famosa “corrispondenza di amorosi sensi” tra chi resta e chi va via per sempre: la scrittura, quella potente che lenisce, che purifica, che salva, che rievoca ed emoziona. Valentina Iannaco, web copywriter salernitana che da un po’ di tempo vive a Roma, ha scelto spontaneamente di rendere omaggio alla memoria di Anna Borsa dando alla luce Avevo gli occhi belli edito da Armando Editore. Non un semplice libro ma un viaggio emotivo, un lungo monologo interiore attraverso cui Anna si racconta in prima persona ad amici, familiari e conoscenti con parole che non avrà mai la possibilità di dire. Un linguaggio semplice quello utilizzato dall’autrice che, non ha mai conosciuto Anna, mai! Da una proposta di donazione per la realizzazione di un murales in suo onore, Valentina entra in contatto con Vincenzo Borsa presidente dell’associazione fondata in nome di Anna con lo scopo di aiutare e sostenere le donne vittime di violenza di genere. Un’inspiegabile empatia si crea tra l’autrice e il fratello della ragazza dagli occhi limpidi come il cielo d’estate. Enzo è un fiume in piena. Durante le loro lunghe chiacchierate racconta il rapporto simbiotico che lo legava a sua sorella. “Ho dato a Valentina le chiavi del mio cuore. Lei è entrata nelle stanze della mia anima, ha tracciato e ripercorso i luoghi dove Anna ha vissuto e lo ha fatto con garbo e sensibilità”.

Sopravvive Enzo, con dignitosa compostezza, portando avanti la sua battaglia sociale, motivato da quell’amore fraterno che squarcia il velo della morte. L’associazione Anna Borsa ha lo scopo di aiutare le donne “imprigionate” in relazioni tossiche. “Quando leggo di altri femminicidi sento sulla pelle e nel petto il dolore di mia sorella. Lo scopo di questa associazione è quello di salvare qualcuno prima che sia troppo tardi”.

Valentina accoglie le confidenze di Enzo, ascolta altre persone testimoni della vita di Anna e degli ultimi istanti della sua giovane vita: avvocati, giornalisti, parenti ed amici. Legge lettere e messaggi, raccoglie foto, riflessioni e pensieri e si fa interprete di parole non dette “perché Anna non invecchierà mai”. “Credo fermamente nella potenza delle parole” – afferma l’autrice. “Enzo possiede la forza si chi non si è mai arreso, di chi non ha mai cercato vendetta. Aiutarlo a raccontare Anna è stato un dono. Ho imparato a sentire la sua presenza, quella di una ragazza semplice, riservata, riflessiva che aveva un bagaglio di sogni che purtroppo non realizzerà mai”.

Alla luce dell’aumento dei casi di femminicidio nel nostro Paese, oltre ogni sanzione disciplinare o sentenza, c’è bisogno di scuotere la coscienza collettiva ed educare i giovani al rispetto dell’altro. Avevo gli occhi belli non è un romanzo criminale. L’autrice non giudica, né racconta i fatti di cronaca, soffermandosi su quel maledetto martedì grasso di tre anni fa. Il suo scopo è quello di far conoscere Anna, il suo mondo interiore fatto di incertezze, turbolenze, speranze ed obiettivi da raggiungere.

Annarellozza vive nel grido silenzioso di suo padre, nelle lacrime mute di sua madre, nelle abitudini costanti del suo cane Bob che continua ad aspettarla dietro la finestra, nell’amicizia sincera di Rosaria, nelle confidenze segrete di zia Lucia, nel ricordo quotidiano di Salvatore ma soprattutto negli occhi azzurri e profondi di Enzo che ogni sera, prima di addormentarsi, rinnova quella “promessa” fatta di baci e abbracci che sanno di eternità.

Mi chiamo Anna, ho 30 anni …e li avrò per sempre”.

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